I vigneti, allevati ad alberello, si trovano in Abruzzo, a Tocco da Casauria (Pescara), in prossimità del Monte Morrone e del massiccio montuoso della Majella, a un’altitudine di circa 350 metri s.l.m.. A questi si aggiunge mezzo ettaro di vigna affacciato sul mare tra le colline di Silvi (Teramo). In totale, l’estensione complessiva è di circa tre ettari coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica (certificata dal 2018).

I terreni della zona montana di Tocco da Casauria, costitutiti da calcari, marne, selciferi e pelagici risalenti al periodo Giurassico, sono particolarmente vocati per la coltivazione della vite e conferiscono al vino il carattere “forte e gentile” di questa regione. La vicinanza delle montagne circostanti assicura un clima fresco e ventilato.

Diversi studiosi ritengono addirittura che le origini del montepulciano siano da individuare proprio in quest’area pedemonatana dell’Abruzzo – compresa tra Torre de’ Passeri e Tocco da Casauria – dove, intorno al IX secolo, i monaci della vicina Abbazia di San Clemente a Casauria ebbero un ruolo significativo per la coltivazione e la diffusione di questo vitigno a bacca nera.